Il caratteristico aspetto sano dei denti è dovuto alla presenza di una adeguata quantità di smalto sulla loro superficie. Il naturale processo di invecchiamento determina però una progressiva perdita prima dello smalto e poi della dentina, che ne causa l’usura.
Le diete moderne sono ricche di zuccheri che, nell’arco della giornata, provocano ripetuti attacchi acidi, abbassando il pH della bocca e causando un’accelerazione del processo di erosione dentale. Altre cause di natura chimica possono essere il reflusso gastro-esofageo (causato da ernia iatale o da obesità), i disturbi alimentari (come la bulimia) e l’assunzione di alcuni farmaci. A volte la perdita di smalto e dentina può invece dipendere da cause meccaniche come il digrignamento o il serramento dei denti, o da abitudini viziate (come mangiarsi le unghie, rosicchiare le penne, ecc…) e, infine, dallo spazzolamento non corretto, che viene esercitato applicando una pressione eccessiva, utilizzando spazzolini con setole dure o dentifrici sbiancanti ad alta abrasività.
Una delle prime manifestazioni dell’erosione dentale è l’ingiallimento dei denti, causato dalla maggiore visibilità della dentina sottostante lo smalto. In questo stadio, a volte, si può notare una maggior trasparenza nella zona dei margini dei denti frontali che manifestano un aspetto vitreo. Successivamente i pazienti iniziano ad avere problemi di aumentata sensibilità quando la dentina, a livello dei colletti dei denti, non è più protetta dallo smalto e viene stimolata da cibi e bevande calde, fredde o dagli zuccheri.
Nelle forme più gravi compaiono poi incrinature, fessurazioni microscopiche e i bordi dentali diventano irregolari e, soprattutto nel caso dei denti frontali, usurati e più corti.
Il compito dell’odontoiatra è prima di tutto evidenziare le cause e poi correggerle.
Quindi nelle forme iniziali, nel caso in cui la perdita di smalto sia prevalente sul lato vestibolare (esterno) del dente, intervenire con ricostruzioni in materiale composito o con faccette dentali. Con queste tecniche additive si riescono ripristinare i volumi e a ottenere l’estetica perduta. Nelle forme più gravi invece si devono utilizzare delle corone complete. Al termine delle cure un bite notturno sarà indicato nei pazienti bruxisti.
Infine i consigli da seguire sono:
- Controllare la dieta evitando una frequente esposizione agli acidi;
- Sciacquare la bocca a fine pasto con un bicchiere di acqua, contribuendo così a normalizzare il pH;
- Spazzolare i denti non immediatamente, ma trenta minuti dopo il pasto, utilizzando un dentifricio al fluoro;
- Consultare il proprio dentista al manifestarsi del problema.