Collutori

Collutori
5 Maggio 2019 | News

Il grande successo commerciale che i collutori stanno riscuotendo (90 milioni di euro spesi in Italia nel 2016) ha spinto le case produttrici a invadere gli scaffali dei supermercati, delle parafarmacie e delle farmacie con moltissimi prodotti.

In generale si possono dividere in due categorie:

– collutori per diverse patologie del cavo orale.

– collutori per l’igiene orale quotidiana.

I primi, specifici per il trattamento di gengiviti, di parodontiti, di denti sensibili, di pazienti a elevata cario-recettività, di afte, di alitosi, devono essere usati sotto il controllo dello specialista per un periodo di tempo limitato, per ottenerne i benefici controllando e diminuendo il rischio di avere effetti collaterali.

I secondi, generici, vengono scelti per prevenire la carie e ottenere una gradevole sensazione di freschezza.

Lo spazzolamento corretto, effettuato secondo le indicazioni date al paziente dall’igienista o dal dentista e l’utilizzo del filo interdentale sono fondamentali e da soli basterebbero a mantenere lo stato di salute del cavo orale, pertanto i collutori generici sono solo un ausilio e non sono indispensabili.

Quelli a base alcolica, che possono creare intolleranze e irritazioni della bocca, sarebbero da evitare così come l’uso nei bambini che corrono il rischio di ingerirli.

Approfondiamo i principi attivi più importanti contenuti nei collutori in commercio:

Clorexidina: è di gran lunga l’antibatterico orale più efficace, importante e diffuso. In vendita in diverse concentrazioni (0,05/0,12/0,2%) agisce sia su batteri (G+ e G-) che sui funghi, limitando la formazione del biofilm batterico. Viene prescritta per la cura delle gengiviti, delle parodontiti e dopo gli interventi chirurgici al cavo orale, usata per un periodo di due settimane oltre le quali tende a pigmentare i denti e la lingua, può anche dare una sensazione di bruciore e secchezza delle mucose e altera il gusto dei cibi. Gli sciacqui vanno effettuati dopo i due pasti principali per un minuto e poiché alcune molecole presenti nei dentifrici ne diminuiscono l’efficacia bisogna aspettare mezz’ora dopo aver spazzolato i denti e avere cura di non ingerire il collutorio. In alternativa esiste in commercio anche in forma spray o in gel.

Aloe vera, acido ialuronico, camomilla: sono efficaci in presenza di stomatite e di afte in quanto formano una pellicola protettiva nel cavo orale.

Benzidamina, metilsalacilati, tibenzonio, cetilpiridinio: hanno tutti azione antiinfiammatoria nel trattamento della gengivite e della stomatite e hanno una modesta azione antiplacca.

Fluoruro Amminico e fluoruro stannoso: efficaci sia nei pazienti cario-recettivi che nei pazienti con apparecchi ortodontici e con protesi fisse, favoriscono la rimineralizzazione dei denti e la diminuzione della sensibilità dentinale. La combinazione dei due fluoruri ha modesta attività battericida, contribuisce alla riduzione dell’accumulo di placca e di conseguenza della gengivite, aspetto che li rende indicati anche nei pazienti con scarsa salivazione.

Oli essenziali: i più usati sono quelli a base di mentolo, di menta piperita, timololo, anice, cannella, salvia e limone. Vengono utilizzati a basse concentrazioni, sviluppando quindi una modesta attività antibatterica, anti-alitosica, leggermente anestetica e rinfrescante.

Zinco e bicarbonato: sono di aiuto nei pazienti che soffrono di alitosi.