Corone senza bordino metallico

Corone senza bordino metallico
4 Dicembre 2017 | Lo Studio

Le tradizionali corone metallo-ceramica sono costruite creando, attraverso un processo di fusione, una struttura (core) in metallo che riveste il dente preparato, la quale viene successivamente coperta da vari strati di ceramica, fino ad arrivare alla modellazione completa del dente.

I limiti di tali manufatti sono estetici, in quanto risulta difficile ottenere l’effetto di trasparenza del dente naturale, specialmente a livello gengivale, e a distanza di tempo, anche in corone ben eseguite, in seguito alla recessione della gengiva, risulta visibile il bordino metallico di finitura.

E’ per questo motivo che già da diversi anni (2007) utilizziamo nel nostro studio dentistico (a Novara o a Cilavegna, Pavia) corone integrali o stratificate in disilicato di litio o in zirconia (le cosiddette metal-free), in grado di offrire risultati estetici eccellenti, uniti ad una tecnica affidabile e a un’alta resistenza ed elevata biocompatibilità.

Il core ceramico, infatti, permette alla luce di attraversare completamente la corona così come avviene nel dente naturale, conferendo una traslucenza e un mimetismo perfetto rispetto ai denti naturali anche nelle zone più difficili, come i margini incisali dei denti frontali.

Inoltre lo spessore inferiore della corona protesica permette un minor sacrificio di tessuto del dente in fase di preparazione e, in caso di recessione gengivale, il margine appare perfettamente mimetizzato rispetto alla radice del dente esposta.

A differenza delle metallo-ceramiche la produzione di entrambe avviene con tecnica CAD/CAM, ovvero l’odontotecnico, una volta digitalizzata l’impronta del dente, progetta la modellazione protesica e invia il file ad un centro fresaggio, dove viene preparato il manufatto completo, se si tratta di corone integrali, o il core nelle corone che verranno successivamente stratificate con materiale ceramico.

Le corone in disilicato di litio possono essere prodotte in laboratorio anche attraverso la tecnica della pressofusione.

(Ringraziamo il laboratorio Gnatoart per la collaborazione.)